Dom06102024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Oltre a Brindisi il network degli Esa Business Incubation Centre conta 29 centri in Europa. Gli altri centri italiani sono localizzati a Milano, Torino, Padova e Roma.

Grande partecipazione e interesse per il programma, coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) e localizzato presso la Cittadella della Ricerca, che permetterà lo sviluppo di soluzioni e servizi spaziali con importanti ricadute sul sistema industriale regionale e nazionale. Contributo di 50mila euro e accesso a laboratori all’avanguardia a disposizione dei gruppi selezionati

Il presidente del Dta, Giuseppe Acierno: “Abbiamo compiuto uno sforzo economico e finanziario importante per gestire il primo e unico Bic nel Mezzogiorno d’Italia dopo aver vinto la gara dell’Agenzia Spaziale Europea. E’ un investimento che non ha finalità di lucro, ma è a supporto della nascita e dello sviluppo di imprese innovative in Puglia, nel Mezzogiorno e in Italia”
A distanza di due mesi dalla presentazione di ESA BIC (Business Incubation Centre) Brindisi, il programma di un incubatore di impresa coordinato dal Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) si evidenzia un crescente interesse di start up e gruppi informali interessati a sviluppare soluzioni e servizi che includano l’utilizzo di sistemi basati sullo spazio (navigazione satellitare, osservazione della terra, comunicazione satellitare), l’applicazione di tecnologie spaziali in contesti non spaziali (spin-out). Sono 12 al momento le start up e i gruppi informali che hanno partecipato alla prima preselezione, conclusasi il 15 gennaio scorso, e proposto la candidatura per essere ammessi al programma che prevede una serie di incentivi, tra i quali: un contributo a fondo perduto di 50 mila euro; l’accompagnamento di una squadra di professionisti con esperienza tecnica e manageriale per superare gli ostacoli; l’accesso a laboratori all’avanguardia. Tra le idee proposte: lo sviluppo di soluzioni nel campo della rilevazione e del monitoraggio ambientale di elementi radioattivi derivate da tecnologie già utilizzate per l’osservazione dello spazio profondo; lo sviluppo di trasmettitori per piccoli satelliti per abilitare la comunicazione con i satelliti delle grandi costellazioni SATCOM commerciali ed ottimizzare lo scambio di dati da e verso terra; la creazione di una piattaforma di intelligence agricola che collega i dati satellitari, IoT e dei droni in un’unica soluzione, fornendo informazioni per aumentare i rendimenti e ridurre l’impatto ambientale; la creazione di un pallone gonfiabile che può accogliere al suo interno un razzo spaziale, allo scopo di trasportarlo fino a un’altezza di circa 50Km e, solo a questo punto, fare accendere i motori per il lancio del razzo; lo sviluppo di una infrastruttura operativa di lancio spaziale verticale; lo sviluppo di soluzioni software innovative per la gestione del design e della fabbricazione di veicoli spaziali. Nove delle 12 proposte in fase di valutazione sono state presentate da gruppi informali o start up pugliesi, le altre proposte provengono da Marche, Lombardia e Lazio. Esa Bic Brindisi, unico avviato dall’Agenzia spaziale europea nell’Italia meridionale a seguito della gara vinta dal DTA, è stato localizzato presso la sede del Dta, nella Cittadella della Ricerca. Le start up verranno finanziate con fondi dell’ESA, messi a disposizione dell’Agenzia Spaziale Italiana, e della Regione Puglia.L’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana per sviluppare la rete dei BIC in Italia è certamente encomiabile nel suo intento di favorire la nascita di una nuova imprenditorialità spaziale
Negli ultimi anni, il settore spaziale ha sperimentato una crescita straordinaria, trainato da nuove richieste di mercato, innovazioni dirompenti e una radicale trasformazione dei modelli di business. Nel prossimo decennio, si prevede la nascita di nuovi mercati emergenti in questo settore. Le innovazioni spaziali non si limitano al cosmo, ma hanno un impatto significativo sulla Terra. Anche in Puglia il lavoro compiuto dal Dta e dai suoi soci dal 2009 in poi hanno creato un sistema sempre più ricco e attrattivo per i giovani e per le star up del settore. L’utilizzo dei dati provenienti dallo spazio e la generazione di processi di spillover delle tecnologie spaziali influenzano in modo rilevante diversi settori economici. Si può ben dire che “lo Spazio vive sulla Terra”, poiché tutte le attività che vengono testate e sviluppate nello spazio trovano applicazioni e servono a garantire servizi sulla Terra.
Il presidente e direttore generale del Dta, Giuseppe Acierno, evidenzia. “Abbiamo deciso di compiere uno sforzo economico e finanziario importante per gestire il primo e unico Esa Bic nel Mezzogiorno d’Italia dopo aver vinto la gara dell’Agenzia Spaziale Europea. E’ un investimento che non ha finalità di lucro, ma è a supporto della nascita e dello sviluppo di imprese innovative in Puglia, nel Mezzogiorno e in Italia. Il significativo risultato raggiunto dopo due mesi dal lancio che ci presenta dodici gruppi informali o start up pronti a scommettere con nuove idee di impresa ci motiva ulteriormente e dimostra quanta vitalità e spirito imprenditoriale innovativo ci sia tra i giovani che costituiscono il nostro vero futuro e per i quali metteremo a disposizione risorse economiche, competenze ed infrastrutture per crescere sul mercato globale e diventarne protagonisti”.
Per Mario Erario, project manager del Dta, “il risultato ottenuto in questa prima cut-off date, con 12 proposte pervenute, si presenta positivo. A soli due mesi dal lancio di ESA BIC Brindisi si evidenzia un notevole interesse nel confrontarsi con la stimolante sfida della creazione di nuove iniziative imprenditoriali nel settore spaziale. Il nostro obiettivo ultimo è quello di costruire una comunità territoriale di startup spaziali, fungendo da punto di aggregazione di competenze e generando ulteriori iniziative imprenditoriali anche al di fuori dell’incubatore.”
Nei prossimi mesi sarà organizzato un percorso di pre-incubazione per offrire contributi di conoscenza sul mondo delle start up e sulla space economy e per motivare e ispirare tutti coloro che vogliono avviare nuove iniziative nel settore. Saranno organizzate inoltre azioni di supporto e accompagnamento dei team interessati alla stesura della loro application a ESA BIC Brindisi e per preparare la partecipazione a nuove selezioni. Il programma di incubazione dura 24 mesi. Le start up selezionate saranno coinvolte in una ricca agenda di appuntamenti e workshop con metterle in contatto con partner, investitori e clienti.
Il network degli Esa Business Incubation Centre conta 29 centri in Europa. Gli altri centri italiani sono localizzati a Milano, Torino, Padova e Roma.

Nella foto il presidente del Distretto tecnologico aerospaziale, Giuseppe Acierno.