Sab07122024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Professore universitario e suo figlio assolti dal Tribunale di Bari dopo 12 anni

Il cardiologo barese Paolo Rizzon è stato assolto a 12 anni dal suo arresto. Come è potuto accadere che un bravo professionista come lui sia stato per 12 lunghi anni ingiustamente alla gogna? Potrà mai essere davvero riabilitato? Il suo avvocato, Francesco Paolo Sisto, a margine della sentenza ha detto: “Dopo 12 anni di sofferenza morale e materiale avere ritrovato la fiducia nella giustizia non basta. Quando una sentenza come questa, che riconosce a Paolo Rizzon di essere una persona assolutamente per bene, arriva dopo tanti anni di linciaggi mediatici e clima di sospetto scientifico e sociale, il quesito è: come è possibile che sia accaduto?”.

I fatti contestati sono compiuti fra la fine degli anni Novanta e il 2002 e Rizzon, medico e professore universitario, viene arrestato nel giugno 2004. L'accusa era sostanzialmente di aver truccato un concorso per un posto da ricercatore bandito dall’università di Foggia nel 2004. Contro di lui ben cinque accuse di falso e tre di truffa. Il Tribunale di Bari però, dopo 12 anni, lo ha assolto «perché il fatto non sussiste» e ha dichiarato la prescrizione dei reati di associazione per delinquere, concussione - riqualificato quest’ultimo in induzione indebita a dare o promettere utilità - e altri tre episodi di falso.

Il Tribunale ha deciso “non luogo a procedere” per prescrizione dei reati contestati per il figlio del professore, Brian Peter, che era accusato di concussione e falso.

Il professore quando è stato arrestato era primario del reparto di Cardiologia del Policlinico di Bari e membro della commissione giudicatrice del concorso.

Da una contestazione di falso sono stati assolti altri due docenti imputati, Aldo Iacono e Massimo Volpe, all’epoca dei fatti componenti della commissione giudicatrice di un concorso per un posto da professore universitario bandito dall’ateneo barese nel 2003.

Due anni fa un altro cardiologo venne assolto. Mario Lepera, 51 anni, medico chirurgo specialista in cardiologia, dirigente medico del reparto di Cardiologia universitaria del Policlinico, venne ritenuto completamente estraneo alla vicenda dei concorsi per i ruoli accademici di professori, ricercatori e dottori di ricerca in cardiologia.

La Procura di Bari nel lontano 2002, come per il caso del prof. Rizzon, ipotizò, nell'avviare le indagini, che nella comunità accademica esistesse collegamenti privilegiati capaci di pilotare concorsi nelle università. Un teorema accusatorio che si sviluppò cercando prove anche mediante altri uffici inquirenti italiani. Il giudice sostanzialmente rigettò le accuse ritenendole infornate, Ma anche per Lepera, come per Rizzon, l'assoluzione è arrivata con molto ritardo: ben 12 anni. E Lepera, apprendendo la sentenza di assoluzione definitiva, dichiarò: “Ora sono molto felice perché è stato riconosciuto definitivamente che non avevo niente a che fare con quelle vicende. All’epoca rimasi sorpreso e addolorato per le accuse che mi furono rivolte, veramente lontane dal mio modo d’essere. Comunque ho sempre riposto la massima fiducia nell’operato della magistratura e ho pazientemente aspettato che si accertasse la verità, anche se sono ovviamente amareggiato per il tanto tempo trascorso per avere giustizia”. C'è da chiedersi: un'assoluzione che arriva dopo 12 anni rende davvero giustizia all'imputato? (Cosima Miacola)