La Puglia è stata in zona arancione per dati sbagliati sul covid e ora Forza Italia vuole che sia fatta chiarezza sulle responsabilità.
I consiglieri regionali di Forza Italia hanno depositato una richiesta di audizione in Commissione Sanità di Emiliano e Lopalco perché vogliano sapere dati certi e chiari sul Covid e la sua gestione. Loro sono pronti anche a tentare una class action per i danni subiti dai pugliesi a causa della errata classificazione in zona arancione della Puglia. L'accesso dei dati covid è importante perché su di essi si fonda la classificazione della Regione e, quindi, si tratta di una scelta che incide fortemente sulla nostra economia. I consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta affermano che c’è scarsa chiarezza sui dati trasmetti al Comitato Tecnico Scientifico. "Abbiamo un presidente - dicono i forzisti - che invocava la zona arancione perché non ha altre soluzioni e i dati sulle terapie intensive sarebbero stati trasmessi in modo errato. Chiediamo con forza dati certi sul tasso di occupazione delle terapie intensive, sub-intensive e dei posti letto di area medica. E ancora: chiediamo di conoscere i dati relativi ai pazienti in isolamento domiciliare che si siano eventualmente negativizzati.
Vogliamo dati veri, certi e trasparenti perché stiamo vivendo il dramma dei lavoratori autonomi che stanno patendo una crisi senza precedenti e qualora la Regione avesse compiuto errori, i danneggiati sarebbero innanzitutto loro”.
“Qualora l’errore sulla trasmissione dei dati dovesse essere confermato, - ha detto invece il dirigente regionale di Fi, Marcello Lanotte - valuteremo la possibilità di metterci a disposizione delle associazioni che rappresentano le categorie danneggiate dalla zona arancione per organizzare una class action contro la Regione Puglia”.
“In questi giorni – ha aggiunto il dirigente regionale di Fi Luigi Morgante - ho sottoposto alcuni dati ai colleghi di partito, afferenti ai positivi asintomatici in isolamento domiciliare. Questi ultimi, dopo 15 giorni hanno fatto un altro tampone, risultando positivi al virus ma non più contagiosi in base al protocollo nazionale che prevede che dopo il 21esimo giorno vanno considerati come negativizzati. Ergo, dovrebbero essere scomputati dal numero dei positivi. Eppure, abbiamo ragione di ritenere che continuino ad essere conteggiati, facendo di conseguenza salire il numero di positivi. Se ciò dovesse essere confermato –e lo sapremo quando il Gruppo consiliare avrà i dati ufficiali- sarebbe gravissimo”.
“Esiste un grave problema di gestione dell’emergenza – ha detto l’onorevole Luciano Sardelli - e manca del tutto una forma di collegialità delle decisioni. La Regione dovrebbe chiamare ed incontrare i rappresentanti dei medici, degli operatori sanitari tutti, delle imprese, delle partite iva, le amministrazioni locali... E invece nulla di tutto ciò esiste e non esiste alcuna forma di integrazione: esistono solo due persone, Emiliano e Lopalco, che in maniera privatistica gestiscono tutto con i risultati che tutti noi possiamo verificare”.
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