Sab26102024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Precari in vicolo cieco. Friolo (F.I.): tutta colpa di Vendola e Emiliano

“Lo stop, fin troppo prevedibile e inequivocabile, imposto dal Consiglio dei Ministri alla Legge farsa che pretendeva di stabilizzare in massa la vasta platea di precari in forza all’amministrazione regionale, con annesso personale delle agenzie e società partecipate, è la conferma, altrettanto prevedibile e inequivocabile, della bontà della battaglia sostenuta da Forza Italia contro un’operazione dal sapore chiaramente strumentale ed elettorale, che non poteva avere alcun supporto nella legislazione statale vigente." E' quanto dichiara il consigliere di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Friolo il quale critica la politica dell'illusione creata dai partiti di Vendola ed Emiliano su questo importante problema.

"E' stata un’operazione - afferma Friolo -condotta non in difesa delle prerogative e delle aspettative di persone e famiglie, ma sapendo di rischiare di alimentare false speranze e illusioni destinate a rivelarsi cocenti delusioni, perché non è possibile, per un’amministrazione pubblica, aggirare ed eludere le leggi vigenti.
La posizione assunta dal nostro partito era quindi dettata da senso di responsabilità, da un atteggiamento corretto da tenere di fronte a un aspetto così delicato dell’esistenza di una persona, dal doveroso rispetto e approfondimento con cui andrebbero affrontate tematiche inerenti il lavoro, e non da pregiudizi o avversioni personali.
Non era e non poteva essere quella - evidenzia Friolo -  la strada da percorrere, con buona pace dell’ostinazione dell’assessore Caroli, del presidente Vendola, del Partito democratico, della maggioranza che tanto si è spesa per approvare una legge piena di falle, destinata a condurre quei precari in un vicolo cieco. Sarebbe interessante conoscere in merito anche l’opinione del candidato Governatore Michele Emiliano, visto il ruolo determinante avuto dal suo partito in questa vicenda. Intende smarcarsi come sta cercando di fare con la sanità, ammettendo da uomo di legge la labilità dell’intera operazione, o preferisce continuare una battaglia solitaria per non contraddire la maggioranza che lo sostiene in una campagna elettorale che proprio sulle stabilizzazioni di massa puntava praticamente tutto, per far dimenticare i fallimenti seminati altrove?”.