Sab12102024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Per l'accusa Berlusconi e Lavitola avrebbero convinto Tarantini a mentire ai giudici

La Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiesto di costituirsi parte civile all’udienza preliminare che vede imputati l’ex premier Silvio Berlusconi e l’ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola. Entrambi assenti all'udienza di oggi. Per l'accusa avrebbero indotto l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini a mentire alla procura di Bari nel corso dei suoi interrogatori nell’inchiesta per le donne procurate alle feste di Berlusconi.

La versione dei fatti fornita da Tarantini è che Berlusconi e Lavitola non sapessero che alcune ragazze portate nelle serate mondane organizzate per l'allora premier fossero in realtà delle escort. 
La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Pasquale Drago, ha chiesto il rinvio perchè vuole acquisire le testimonianze proprio di tutte quelle ragazze, tra le quali la pugliese Patrizia D'Addario che ha sempre ammesso il ruolo di "procacciatore" svolto da Tarantini: era lui ad aver portato lei e altre escort da Berlusconi.

Il Gup Rosa Anna Depalo ha concesso un rinvio dell’udienza al 30 gennaio 2015. La richiesta è stata motivata dalla necessità dell'accusa di acquisire i verbali delle dichiarazioni delle donne ed escort che hanno deposto in un altro processo in svolgimento a Bari a carico di Gianpaolo Tarantini dove quest'ultimo, insieme ad esempio a Sabina Began (la cossiddetta ape regina perchè ritenuta la più vicina affettivamente a Berlusconi), è accusato di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

In aula giudiziaria, oltre agli imputati, ci potrebbero essere pure le conversazioni telefoniche di Berlusconi con Tarantini. La procura di Bari ha chiesto infatti di acquisire agli atti dell’udienza preliminare le trascrizioni delle telefonate di Berlusconi, finora coperte da omissis, che furono intercettate indirettamente nel procedimento sulle 26 donne portate da Tarantini, tra il 2008 e il 2009, nelle residenze dell’allora premier.  

Berlusconi è difeso dagli avvocati Niccolò Ghedini e Francesco Paolo Sisto mentre Lavitola è difeso dall’avv. Marianna Febbraio. Va chiarito che i termini della prescrizione sono stati sospesi su richiesta della difesa di Berlusconi. L'avvocato Ghedini è ottimista: "Siamo  fiduciosi di poter chiudere questo procedimento con un proscioglimento durante l'udienza preliminare. Se le ragazze dovessero confermare a dibattimento quanto dichiarato nella fase delle indagini, il processo prenderà una piega positiva per Berlusconi". (Cosima Miacola)